-- IL TELECONTROLLO DEL SISTEMA IDRICO NELL'ERA DELLA DIGITALIZZAZIONE - MODERA: STEFANO PANZIERI --

Sistemi innovativi di telecontrollo distribuito nelle reti idriche di distribuzione basati su sistemi IoT (Internet of Things)

Ciro Bianchi - Anna Di Mauro - Armando Di Nardo - Tony Esposito - Andrea Palomba - Furio Cascetta - Michele Di Natale

23  ottobre  2019, ore 14:40, Sala Galileo

Azienda: GORI - Università della Campania L. Vanvitelli

Atti del Convegno

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Una gestione ottimale della risorsa idrica che riduca gli sprechi e limiti i disservizi è da sempre uno dei principali obiettivi di un gestore del servizio idrico integrato. Per poter attuare politiche di gestione innovativa del servizio risulta fondamentale controllare il processo attraverso un sistema di “telecontrollo distribuito (TD)” della rete idrica, che permetta di monitorare non solo i nodi principali (serbatoi, sollevamenti, pozzi, sorgenti), ma anche i punti sensibili della rete attraverso la misura e l’acquisizione di portate, pressioni di esercizio e parametri di qualità dell’acqua.
Lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT) ha reso disponibili nuove tecnologie di acquisizione diffusa di dati attraverso le cosidette LPWAN (Low Power Wide Area Network), che consentono di integrare in strutture informatiche avanzate, sensori e strumenti di misura, di solito alimentati a batteria, che hanno la possibilità di essere installati (praticamente dappertutto) a prescindere dalla disponibilità di alimentazione elettrica.
In tal senso, dal 2018, GORI SpA, Gestore del Servizio Idrico Integrato Sarnese-Vesuviano della Campania, ha avviato la sperimentazione dei nuovi protocolli di comunicazione dell’IoT per un TD nell’ambito del servizio idrico integrato. Per lo scopo sono state utilizzati i due principali protocolli a disposizione sul mercato: LoRaWAN (Long Range Wide Area Network) e NB-IoT (Narrowband IoT ). Tali tecnologie, in via di sperimentazione presso GORI, hanno consentito un TD che a differenza di quello tradizionale, che consente di monitorare solo pochi punti della rete, ha permesso l’acquisizione di un gran numero di dati che possono essere utilizzati per applicazioni avanzate come Big Data Analisys, Machine learning, etc.. utili alla realizzazione di un modello dinamico della rete che consenta l’applicazione di strategie di gestione intelligente nell’ottica delle “smart water grid/network”. La sperimentazione, portata avanti anche in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli nell’ambito di una tesi di dottorato sui Big Data Idrici, consentirà di valutare l’efficacia e l’economicità delle diverse tecnologie IoT e investigare le opportunità e le possibili ricadute future dell’utilizzo di grandi quantità di dati, diffusi nello spazio, anche nel settore della gestione ottimale dei servizi idrici.

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