Atti del Convegno

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Per i Consorzi di Bonifica e per gli Integratori dei sistemi di automazione in ambito
idrico è molto importante poter contare su piattaforme tecnologiche aperte e
affidabili che consentano di non avere limiti applicativi e di non correre rischi sia in
termini realizzativi che di investimenti. La serenità, la sicurezza e la tranquillità sono
stati d’animo che, nell’automazione dei sistemi idrici, possono essere raggiunti
ottimizzando i costi per tutto il ciclo di vita degli impianti e non avendo nessun
vincolo o limite all’evoluzione del sistema nell’arco dell’intera sua vita operativa. Per
ottenere ciò servono caratteristiche quali: apertura, espandibilità, flessibilità,
aggiornabilità e portabilità. Il controllo automatico dei bacini e delle stazioni di
sollevamento gestiti dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale e  che derivano da una delle più importanti opere idriche italiane, il CER (Canale
Emiliano Romagnolo), viene realizzato da PLC che oltre a gestire le logiche
dedicate, le comunicazioni tra stazioni e l’invio di allarmi, consentono l’utilizzo (o
meglio il Ri-utilizzo) di infrastrutture di comunicazione esistenti basate su ponti radio
RF. Un utilizzo innovativo del canale radio per veicolare protocolli IP, unito alla
possibilità di convogliare gli stessi su linea seriale attraverso il protocollo PPP,
consente le comunicazioni Scada-stazioni e intra-stazioni con protocolli standard
quali il ModbusTCP e aperti quali l’SbusUDP. I concreti risultati ottenuti includono un
risparmio/ottimizzazione di risorse uomo per la gestione dei bacini,
un’ottimizzazione dell’energia elettrica e delle risorse idriche, un risparmio sui
canoni dei vettori di comunicazione e l’utilizzo di protocolli e strumenti IT aperti.

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