Telecontrollo e manutenzione remota per oleodotti: il caso Iplom

Emanuele Temi

24  ottobre  2017, ore , Sala Aida

Azienda: Phoenix Contact Spa

Atti del Convegno

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Nel 1931 l’ing. G. B. Profumo costruisce a Moncalieri in provincia di Torino il primo stabilimento della Iplom, (Industria piemontese lavorazione oli minerali).
Durante la guerra (1943) i fratelli Profumo, trasferiscono l’attività a Busalla dove nasce la raffineria, anche a seguito della crescente necessità di oli minerali, durante e subito dopo il periodo bellico.


In questi anni l’impianto viene alimentato solo via gomma da lunghe file di autotreni, e la capacità di lavorazione cresce col passare degli anni, sino alla necessità di costruire negli anni ‘60 (1963), gli oleodotti ed il deposito Olgesa. Così il petrolio grezzo inizia ad affluire dal porto petroli di Genova-Multedo direttamente in raffineria.
Nel 1976 viene collaudato il nuovo impianto di distillazione atmosferica, ed alcuni anni dopo viene realizzato il nuovo forno di conversione termica. Successivamente viene realizzato l’impianto di cogenerazione, studiato per il risparmio energetico, ed alla fine degli anni ‘90 l’impianto di Idrotrattamento catalitico per la purificazione del gasolio.


Nel 2008 Iplom ha avviato lo studio e l’ingegneria per un adeguamento tecnologico degli impianti tale da consentire la riduzione della produzione di distillati pesanti e oli combustibili aumentando al contempo la resa in distillati leggeri, principalmente gasolio. Tale investimento ha consentito pertanto il miglioramento qualitativo dei prodotti e la riduzione dell’impatto ambientale con maggiore produzione di carburanti Euro 5.

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